Il bonus ristrutturazione 2020 spetta anche per la sostituzione delle porte interne. Chi può richiederlo e quali sono i “paletti” da rispettare.
Recentemente dal MEF sono arrivati alcuni importanti chiarimenti sui casi in cui è possibile beneficiare della detrazione Irpef del 50% per la sostituzione delle porte interne. Il Ministero ha chiarito che la detrazione del 50% sulla sostituzione delle porte interne per quanto riguarda i singoli edifici, può essere riconosciuta quando la spesa per la sostituzione rientra in un intervento più articolato di manutenzione straordinaria. Sono quindi escluse le spese rientranti in lavori di manutenzione ordinaria.
Come stabilito dalla Circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 57 del 1998, la spesa sostenuta per interventi singolarmente non agevolabili (manutenzione ordinaria) deve essere sommata al totale degli oneri detraibili qualora integrata o correlata ad interventi di categorie diverse per i quali compete la detrazione d’imposta.
In poche parole, la spesa sostenuta per sostituire le porte interne è detraibile qualora risulti un lavoro di finitura utile per completare i restanti interventi.
Nel caso di manutenzione straordinaria o ristrutturazione su un edificio singolo, la detrazione del 50% può essere calcolata anche per le spese di sostituzione di porte interne (normalmente rientranti nella manutenzione ordinaria), se necessarie per completare il lavoro effettuato nel suo insieme.
Chi può beneficiare del bonus ristrutturazione 2020 per la sostituzione delle porte interne?
Il bonus ristrutturazione 2020 può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia.
La detrazione del 50% può essere richiesta non solo dal proprietario ma anche dai seguenti soggetti che sostengono le spese:
Proprietari o nudi proprietari;
Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
Locatari o comodatari;
Soci di cooperative divise e indivise;
Imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
Soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Qualora sia stato contratto preliminare di vendita, chi ha comprato l’immobile può usufruire del bonus ristrutturazione, qualora:
E’ stato immesso nel possesso dell’immobile;
Esegue i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
E’ stato regolarmente registrato il compromesso.
Può beneficiare del bonus ristrutturazione 2020 anche chi ha eseguito i lavori in proprio sull’immobile, soltanto per le spese sostenute per l’acquisto del materiale.
Bonus ristrutturazioni 2020: come si richiede il bonus sostituzione porte interne?
La richiesta del bonus ristrutturazioni 2020 dovrà avvenire in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi. Per beneficiare del bonus del 50% è necessario indicare gli oneri sostenuti nel Modello 730 o nel Modello Redditi.