Il vetrocamera rappresenta una soluzione tecnologica avanzata per migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo di edifici e abitazioni. Questo tipo di vetro è ideale per chi è alla ricerca di soluzioni per l’isolamento termico, acustico o per aumentare la sicurezza dei propri serramenti. La sua struttura è composta da due o più lastre di vetro separate da una canalina, comunemente riempita di palline di sale per assorbire l’umidità e sigillata ermeticamente per mantenere un ambiente sottovuoto, impedendo così l’ingresso di aria tra le lastre.
Infissi e porte con vetrocamera. Caratteristiche e suggerimenti per scegliere correttamente i vetri per infissi e porte.
L’innovazione principale dei vetrocamera di ultima generazione è l’introduzione di gas all’interno dello spazio tra le lastre, con l’Argon che rappresenta la scelta più diffusa grazie alle sue eccellenti proprietà isolanti. Questo gas nobile, oltre ad essere non tossico e sicuro, migliora significativamente le prestazioni termiche del vetro, contribuendo a mantenere gli ambienti più caldi in inverno e più freschi in estate.
Quali tipologie di vetrocamera esistono?
Le varianti di vetrocamera includono anche i vetri basso emissivi, che riducono la trasmissione del calore radiante senza impedire alla luce di passare, e i vetri stratificati o antirumore, che offrono maggiore sicurezza e protezione dal rumore esterno. Queste tecnologie rendono il vetrocamera una scelta eccellente per chi desidera migliorare l’isolamento dei propri serramenti senza rinunciare alla luminosità e alla visibilità esterna.
Scegliere il vetrocamera adeguato può quindi rappresentare un investimento intelligente per migliorare il benessere domestico e ridurre i costi energetici, garantendo al tempo stesso un elevato livello di comfort e sicurezza.
Porte e infissi di Falegnameria Cau sono progettati e prodotti utilizzando differenti tipologie di vetro a seconda delle prestazioni che si vogliono ottenere. Vediamole insieme.
Vetro float (o monolitico)
Il vetro float, noto anche come vetro monolitico, è un tipo di vetro prodotto attraverso un processo che garantisce una superficie estremamente liscia e uniforme. Questo vetro, caratterizzato dalla sua trasparenza o, in alcuni casi, da una finitura opaca, è comunemente utilizzato in una vasta gamma di applicazioni architettoniche e di design per le sue qualità estetiche.
Tuttavia, il vetro monolitico presenta alcune limitazioni, soprattutto in termini di sicurezza. Se infranto, tende a frantumarsi in frammenti taglienti e pericolosi, rappresentando un rischio significativo per le persone nelle vicinanze. Questa caratteristica lo rende meno ideale per applicazioni che richiedono un elevato livello di sicurezza e protezione.
Vetro temperato
Il vetro temperato è una tipologia di vetro che subisce un processo specifico di trattamento termico per migliorarne resistenza e sicurezza. Il procedimento inizia con il riscaldamento del vetro float (un vetro comune, trasparente o opaco) in un forno speciale fino a circa 640°C. Successivamente, viene raffreddato molto rapidamente mediante getti di aria fredda. Questo ciclo termico conferisce al vetro temperato una resistenza superiore, incrementandola di circa 6-7 volte rispetto a quella di un vetro monolitico standard.
La qualità distintiva del vetro temperato, tuttavia, va oltre la sua maggiore robustezza. La sua caratteristica più rilevante è la sicurezza che offre: in caso di rottura, infatti, il vetro si sbriciola in piccoli pezzi arrotondati e non taglienti. Questa particolarità minimizza notevolmente il rischio di tagli o ferite, rendendo il vetro temperato una soluzione ideale in ambienti dove la sicurezza è prioritaria.
L’impiego del vetro temperato è vasto e variegato. Nel settore dell’arredamento, ad esempio, è la scelta prediletta per la realizzazione di tavolini e altri mobili in vetro, grazie alla sua resistenza e sicurezza. È inoltre molto diffuso nella produzione di box doccia e, più recentemente, è stato adottato anche nei vetrocamera per finestre. Sebbene sia considerato un vetro di sicurezza, il vetro temperato presenta il vantaggio di essere più leggero del vetro stratificato, un altro tipo di vetro sicuro comunemente utilizzato, offrendo così una soluzione efficace che coniuga sicurezza, resistenza e praticità.
Vetro stratificato
Il vetro stratificato è realizzato unendo due o più lastre di vetro con interposte pellicole di polivinil butirrale (PVB), attraverso calore e pressione. Questa struttura offre sicurezza migliorata, poiché in caso di rottura i frammenti rimangono aderenti al PVB, riducendo il rischio di lesioni. Offre inoltre eccellente isolamento acustico e protezione dai raggi UV. È personalizzabile per soddisfare diversi livelli di sicurezza e isolamento, rendendolo ideale per applicazioni che richiedono robustezza e protezione.
Antisfondamento
Incrementando il numero e lo spessore delle pellicole di plastica (PVB) nel vetro stratificato, si ottiene un vetrocamera antisfondamento. La classificazione di sicurezza del vetro stratificato si intensifica con l’aumentare delle pellicole: due pellicole lo classificano in P2A, quattro in P4A, e sei in P5A. Per garantire una protezione efficace contro gli sfondamenti, un vetro deve raggiungere almeno la classe P4A. Questo tipo di vetro offre una resistenza superiore agli attacchi violenti o ai tentativi di effrazione, rendendolo ideale per applicazioni che richiedono livelli elevati di sicurezza.
Blindato o antiproiettile
Il vetro blindato, noto anche come vetro antiproiettile, è costituito da più strati di vetro, tipicamente tre o quattro, di spessori differenti, intervallati da pellicole plastiche di elevato spessore. Questa composizione multi-strato gli conferisce la capacità di offrire protezione contro i proiettili. Per essere classificato come blindato, il vetro deve superare specifici test balistici stabiliti da normative europee, attestando così la sua efficienza in termini di sicurezza.
Il vetro blindato trova impiego in applicazioni di sicurezza elevata, come porte blindate vetrate e finestre progettate per sopportare il suo notevole spessore e peso. Questa tipologia di vetro è essenziale in ambienti che richiedono un alto livello di protezione contro attacchi esterni o tentativi di effrazione, garantendo sicurezza e tranquillità agli occupanti.
Antirumore o fonoassorbente
I vetri antirumore rappresentano una soluzione efficace per migliorare l’isolamento acustico degli ambienti interni. Questi sono costituiti da strati di vetro stratificato, tra i quali viene inserita una speciale pellicola trasparente ad alta capacità di abbattimento acustico. La maggiore elasticità di questa pellicola rispetto a quelle standard le permette di assorbire in modo più efficace le vibrazioni sonore provenienti dall’esterno, riducendo così il passaggio del rumore attraverso il vetro.
L’uso di tecniche avanzate e materiali specifici per la realizzazione di questi vetri antirumore consente di ottenere prestazioni superiori in termini di isolamento acustico. Ciò si traduce in ambienti più tranquilli e confortevoli, protetti dai disturbi sonori esterni, migliorando così la qualità della vita e del lavoro all’interno degli spazi chiusi.
Come leggere la sigla di un vetro?
Le sigle utilizzate per identificare i vetri stratificati forniscono informazioni specifiche sulla loro composizione. Le prime due cifre indicano lo spessore delle lastre di vetro, misurato in millimetri, mentre il numero che segue il punto rappresenta il numero di pellicole interposte tra una lastra di vetro e l’altra. Queste pellicole, di solito realizzate in PVB (polivinil butirrale) o altri materiali similari, sono fondamentali per conferire al vetro proprietà di sicurezza, isolamento acustico e protezione UV. La comprensione di queste sigle permette di identificare rapidamente le caratteristiche tecniche del vetro stratificato, facilitando la scelta del prodotto più adatto alle specifiche esigenze di un progetto.
Le sigle dei vetri stratificati offrono informazioni precise sulla loro composizione e sul livello di sicurezza che possono fornire. Ad esempio:
- 33.1: Indica la presenza di due lastre di vetro, ciascuna dello spessore di 3 millimetri, separate da una singola pellicola di plastica. Questa configurazione è considerata un vetro anti infortunio perché, in caso di rottura, i frammenti tendono a rimanere aderenti alla pellicola, riducendo il rischio di lesioni.
- 44.2: Significa che il vetro è formato da due lastre da 4 millimetri ciascuna, con due pellicole di plastica interposte. La doppia pellicola aumenta la sicurezza del vetro, rendendolo più resistente agli impatti rispetto al 33.1.
- 44.6: Questa configurazione indica due lastre di vetro da 4 millimetri ciascuna, separate da sei pellicole di plastica. Con un numero così elevato di pellicole, il vetro è classificato come antisfondamento, offrendo un livello di sicurezza molto elevato contro tentativi di effrazione o impatti violenti.
Questi esempi mostrano come variando lo spessore delle lastre di vetro e il numero delle pellicole di plastica, si possano ottenere vetri con caratteristiche di sicurezza diverse, adatti a specifiche esigenze di protezione.